“Debbo esser sola per rendermi conto di me stessa e delle cose che mi circondano”.
La vicenda di Nora non è soltanto una polemica sulla condizione femminile del XIX sec ma rappresenta anche una testimonianza del insopprimibile anelito alla libertà e all'esaltazione della vita.
Nora è una donna borghese che incarna il ruolo della brava moglie, madre amorosa, devota e fedele al marito, ignara dei problemi reali del mondo, occupata sola del suo ruolo domestico. La sua vera essenza si scoprirà nello svolgersi del dramma quando contro ogni convenzione borghese farà la scelta drastica di abbandonare il tetto coniugale decisa ad assumere, sola, la propria condizione di donna, lontana dalla falsità e dal perbenismo dell’ambiente in cui finora è vissuta. Respinge il ruolo di bambola obbediente che non le appartiene e rivendica altre aspirazioni,la possibilità di realizzarsi come persona, di essere sé stessa. Nora rifiuta la morte dello spirito per cercare un’altra via. La sua è una scelta di vita
"Casa di bambole" è un libro che ci porta a riflettere sul peso degli atti che ci seguono, sui diritti e i doveri dell'amore vero, ma anche sul rigore e la rettitudine del cuore.
Nora dovrebbe essere un esempio per tutte le donne ad essere sempre se stesse, ad aprire gli occhi sulla realtà della propria vita e a fare delle scelte consapevoli anche se dolorose, nel rispetto della propria identità e dei propri valori.
"Credo di essere prima di tutto una creatura umana, come te…o meglio, voglio tentare di divenirlo..... Debbo riflettere col mio cervello per rendermi chiaramente conto di tutte le cose”
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