L’avevo aspettato con ansia e ora che era arrivato e lo avevo tra le mani, che lo sfogliavo soffermandomi su alcuni pensieri avvertivo una strana sensazione di "ansia", un turbamento interiore inispiegabile ...
 Ho iniziato a leggere poche pagine per volta … il “tango”, che ballo sensuale! 
Solo l’inizio poi si perde nella storia.
Intrecci di vite, di mondi, in un susseguirsi di eventi “sospesi”, come flash …..
In effetti, non c’è una storia, con un inizio e una fine, devi “entrare tu” a farne parte, non come lettore passivo ma come protagonista.
 Se non cogli questo non apprezzi il romanzo.
Questo è stato il mio errore iniziale, ora che lo sto rileggendo con “passione”, immersa completamente nelle vicende narrate, nei paesaggi evocati, nelle figure che animano la storia , ora che ho raggiunto la giusta sintonia non riesco a separarmene. Com’è strana la mente umana!
Leggo, rileggo, sottolineo in rosso frasi per farle emergere tra i tratti neri, per ritrovarle in un attimo, chiudo gli occhi, mi “immergo”in un altro mondo, sprofondo, riemergo.
“Prima che sia notte … dappertutto” Giampaolo Vincenzi
“Sono certo che di amore ce n’era moltissimo, solo che non lo si manifestava, lo si teneva dentro come una vergogna.
Come chi è carogna fuori e pieno d’amore dentro. Un amore che non usciva. Ecco tutto. Imprigionato dentro, sepolto di montagne di paura secolare. Lo si teneva lì. Non serviva a nessuno. Moriva dentro”
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